Recensione – Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde

  • Autore: Robert Louis Stevenson
  • Genere: drammatico, sovrannaturale
  • Prima pubblicazione: 1886
  • Prezzo di copertina: 8€
  • Numero di pagine: 137
  • Casa editrice:

Fabbri

Robert Louis Balfor Stevenson (Edimburgo, 13 novembre1850 – Samoa, 3 dicembre 1894) è stato uno scrittore, drammaturgo e poeta scozzese.

Quando il dottor Jekyll inventa la pozione che lo trasforma nel doppio di se stesso, un essere deforme e capace di ogni misfatto chiamato Hyde, non sospetta ancora le conseguenze cui andrà incontro. Vittima della sua stessa creatura, Jekyll cade in una trappola autodistruttiva, fino a identificarsi spontaneamente con Hyde. Storia fra le più clamorose della letteratura moderna, entrata con forza nel nostro immaginario anche grazie alle numerose versioni cinematografiche che ha ispirato, “Il dottor Jekyll e Mr. Hyde” (1886) a più di un secolo dalla pubblicazione stupisce ancora. Calata in un’avvincente trama giallo-poliziesca, la lotta impari che oppone Jekyll a Hyde mette in gioco temi di grande suggestione – la metamorfosi e il doppio, lo specchio e il sosia – fino a toccare le corde più segrete e inconfessate dell’animo umano.

È dunque da attribuirsi più all’esigente natura delle mie aspirazioni che a una mia speciale degradazione, il motivo per cui si separarono in me, con un solco più profondo, le regioni del bene e del male che dividono e compongono ad un tempo la duplice natura dell’uomo. Per quanto io fossi preda di un profondo dualismo, le due nature in me coesistevano in perfetta buona fede, ed ero ugualmente me stesso sia quando, sciolto ogni freno, ero immerso nella vergogna, sia quando mi affaticavo a lavorare per il progresso della scienza o per dare sollievo al dolori e alla sofferenza.

Cosa può unire tra loro due personalità opposte? “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, titolo piuttosto noto, è accostabile a “Il ritratto di Dorian Gray”: perno centrale della trama sta infatti nella convivenza di bene e male all’interno dell’animo umano e la successiva degradazione quando il secondo tende a prevalere sul primo. «Credo che fosse dovuto al fatto che gli esseri umani che incontriamo sono una mescolanza di bene e di male: solo Hyde, nel novero degli umani, era il male allo stato puro».

Inizialmente ho faticato a entrare nel racconto percependo lo stile come troppo lento e non riuscendo a comprendere bene alcuni passaggi per via dell’eccessiva lunghezza di talune frasi. Procedendo con la lettura la storia guadagna però ritmo, l’ambientazione assume un’affascinante sfaccettatura gotica e la piacevolezza del romanzo aumenta al punto da renderlo terminabile in poche ore.

Il mistero sul quale si basa ha una soluzione alquanto prevedibile, ma resta un certo livello di suspense riguardo le dinamiche.di attuazione.

Non mi è invece proprio piaciuto il finale completamente aperto: non vengono mostrate le reazioni degli altri personaggi, non viene spiegato come si conclude il caso, tutto rimane lì, fermo su quella pagina che si fatica a considerare come l’ultima. Peccato.

Un libro avvincente, anche se non rientrerà tra i miei preferiti.

Un pensiero riguardo “Recensione – Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde

  1. Io devo dire (e un po’ me ne vergogno!) che non mi ha fatta impazzire purtroppo!

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