Recensione – Il diario segreto di Adrian Mole. Mitico adolescente incastrato di anni 13 e 3/4

  • Autrice: Sue Townsend
  • Genere: umoristico
  • Prima pubblicazione: 1982
  • Prezzo di copertina: 12€
  • Numero di pagine: 280
  • Casa editrice: Sperling & Kupfer



Susan  Lillian Townsend (Leicester, 2 aprile 1946 – Leicester, 10 aprile 2014) è stata una scrittrice e commediografa inglese, nota soprattutto per essere l’autrice della serie di romanzi aventi come protagonista il personaggio di Adrian Mole. Il suo stile tende a combinare elementi comici con note di critica sociale, ma ha scritto anche opere di carattere drammatico.


Adrian Mole ha «più di tredici anni ma meno di quattordici» e si ritiene, come ogni adolescente, l’essere più sfortunato sulla faccia della terra. Trascurato dai genitori, troppo immersi nelle proprie questioni sentimentali, Adrian deve affrontare le sue, che non sono certo da meno: conquistare l’aristocratica Pandora – unico e irraggiungibile oggetto d’amore – mentre si abbatte su di lui una tempesta ormonale (brufoli compresi) non è cosa da poco, e se poi ci si mette anche Barry Kent, il bullo del quartiere, ecco che i problemi possono decollare oltre ogni aspettativa. A complicargli la vita si aggiungono professori ingiusti, amici incasinati, una nonna ultraconservatrice e un cane che ne combina di tutti i colori. Meglio affidare allora i propri «tormenti» alle pagine di un diario, come se si stesse parlando a un amico del cuore: chissà che non aiuti a fare chiarezza… Le scoperte e i drammi di Adrian sono quelli di un adolescente come tanti, ma la sua voce, mista di ingenuità e ironia, fa di lui un divertentissimo e indimenticabile antieroe.

Giovedì 1 gennaio

Ecco i miei propositi per l’anno nuovo:

1. Aiuterò i ciechi ad attraversare la strada

2. La sera piegherò bene i pantaloni

3. Rimetterò i dischi nella custodia

4. Non comincerò a fumare

5. Non mi schiaccerò più i brufoli

6. Tratterò bene il cane

7. Aiuterò il povero e l’ignorante

8. Dopo i disgustosi bagordi di ieri sera al piano di sotto, ho anche fatto voto di non bere mai alcol


Titolo piuttosto famoso, “Il diario segreto di Adrian Mole” si è rivelata una lettura veloce e leggera ma non pienamente appagante.

Innanzitutto rientra in una fascia d’età difficile da definirsi: ha un protagonista adolescente alle prese con i piccoli e i grandi problemi della vita (l’amore per l’aristocratica Pandora, i litigi col migliore amico Nigel, i soprusi del preside scolastico), tuttavia dalla penna di Sue Townsend traspare anche una satira dell’Inghilterra anni Settanta, Non mancano infatti riferimenti politici, che si presumono di più o meno difficile comprensione per un lettore in età media. Similmente, sviano nell’identificazione di un target le velate allusioni ai risvolti sessuali delle vicende. Si può però convenire che la sinossi semplice e lo stile scorrevole dell’autrice, merito soprattutto della stesura in chiave diaristica, lo rendano un libro maggiormente accostabile ai coetanei del protagonista.

Nemmeno lui convince appieno. Adrian Mole dovrebbe incarnare lo “sfigato” di turno e ne presenta vari tratti: è vittima di un bullo, i genitori non lo considerano, si interessa di letteratura. Eppure, indirettamente, sembra che Adrian si compiaccia di tale situazione e la addotti come una sorta di autocommiserazione; per esempio definendo se stesso “intellettuale”, quando non dispone nemmeno di abbastanza intuito per comprendere la propria situazione familiare, o contando sulla protezione della nonna. In lui albergano principi di buoni sentimenti e si impegna concretamente nel sociale assistendo un anziano, ma seppur col tempo tra i due si instauri una sorta di amicizia, resta costante la sensazione che Adrian lo percepisca come un peso. Ciò, unito alla già accennata tendenza al vittimismo, ricopre Adrian di un’aura di snobbismo, rendendo quasi un personaggio arido e con la puzza sotto al naso, di difficile empatizzazione.

Per ultimo, lascia di sasso la totale assenza di un finale: la storia si chiude con l’ennesimo sfortuna di Adrian e basta, non c’è un arrivo, non c’è il raggiungimento di un qualcosa, a dirla tutta non c’è nemmeno una reale trama attorno alla quale ruota il romanzo. 

A favore dell’opera va spezzata una lancia per la proprietà linguistica e narrativa di Sue Townsend, ma nel complesso non è un libro che consiglierei al primo colpo.

Un pensiero riguardo “Recensione – Il diario segreto di Adrian Mole. Mitico adolescente incastrato di anni 13 e 3/4

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